La prima stagione si era conclusa con puntate noiose, sicuramente al di sotto del livello delle prime 3. Non ero sicura di voler continuare con la 2° serie, ma zombies e gore sono troppo appetibili per ignorare la serie.
La prime puntate buttano le basi per una splendida serie e Robert Kirkman non delude, il budget viene usato al meglio e i walkers sono degni di una produzione cinematografica (grazie a dio, anche più presenti). I momenti shocker non mancano, fin dall’inizio: dalla fuga di Sophia, al fuoco amico su Carl, dalla trasformazione di Shane, al segreto della stalla della fattoria.Nonostante la prevalenza di una singola location, la fattoria di Hershel crea un piccolo mondo intorno ai nostri protagonisti che li porta ad evolvere. Sicuramente l’evoluzione maggiore l’hanno i due maschi alfa del gruppo: Rick e Shane. L’eroe buono dopo tutti gli eventi, si rende conto che fare la cosa giusta non è sempre la scelta buona, prima o poi bisogna fare i ‘cattivi’, o almeno è questo che la serie vuole farci pensare. Io invece penso che alla fine Rick abbia trovato un po’ di palle, quelle che servono per fare il leader. Shane invece, da antieroe passa allo status di big baddie, una scelta sbagliata dopo l’altra, lo porta a cadere solo in un vortice di rabbia e invidia, che lo portano a tentare di uccidere con l’inganno, il migliore e unico amico che abbia mai avuto. C’è qualcosa di quasi shakespeariano in The Walking Dead.
Continuo a pensare anche che nonostante gli sforzi, spesso la serie alterni momenti veri di profonda umanità, il non arrendersi mai nel cercare Sophia, rappresentazione perfetta dell’ultima speranza a cui aggrapparsi, a momenti così inverosimili, che rischiano di buttare tutto nel ridicolo, la scena dell’uccisione di Shane|Walker era uno di questi, che l’atmosfera da drama ne risente un po’. Possibile credere che Carl possa sparare e centrare il cervello di Shane da quella distanza, di notte e con suo padre davanti a lui?
Dalla prima puntata fino alla penultima, ci sono stati pochi errori e molti momenti che raggiungevano la perfezione, e se ci penso, mi viene in mente la puntata di Nebraska e Pretty Much Dead Already. Peccato che come sempre, la conclusione sembra quasi mediocre in confronto al resto della serie, se non fosse per gli ultimi minuti dove vengono lanciati gli spunti per la 3° stagione: prigione e Michonne, la sua entrata è stata fenomenale, vero? proprio come me la immaginavo nei fumetti.
Personaggi Inaffrontabili: Lori e Carl. Vi rendete conto che tutti i disastri capitati ai protagonisti, sono partiti da uno di loro? Pronto?! vogliamo pensare al bene del gruppo e ucciderli adesso!?
Personaggi Preferiti: sempre sempre Daryl Dixon, avrà una battuta a film ma è oro! E la sua ossessione con il ritrovare Sophia e confortare/sfogarsi su di Carol? e stranamente anche Rick, ehi sopravvissuti, che ne dite di incominciare a supportarlo più seriamente? Vi sta salvando il culetto dalle mandibole non morte ormai da troppe puntate!
Momento Shocker: Sophia. Sophia. Sophia. vederla uscire dalla stalla è stato un colpo al cuore :’(
Momento che doveva essere Shocker ma che poi alla fine non lo era: Shane che diventa zombie anche senza morso, erano due o tre puntate che stavano puntando in quella direzione, non è stata una sorpresa. Forse anche la morte di Dale, si sapeva che un paio di sopravvissuti sarebbero rimasti indietro, giusto? Mi è dispiaciuto un po'.